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I laterizi sono una categoria vastissima di materiali edili, impiegati per la realizzazione di opere di vario tipo.
Ad esempio, sono utilizzati per costruire tramezzi, pareti divisorie, coperture per tetti, solai, tamponature, mura perimetrali e tanto altro ancora.
Per questa loro duttilità di utilizzo, alcuni definiscono il laterizio un materiale edile universale.
Per l’appunto, ci sono vari tipi di laterizio ed ognuno di essi viene impiegato per una certa opera in base alla sua composizione chimica.
Infatti, a seconda del diverso dosaggio di elementi chimici (ossido di silicio, ossido di alluminio, ossido di calcio, ossido di ferro) che formano le argille del laterizio, si può dare vita a diverse tipologie di laterizio, in base alla sua destinazione finale ovviamente.
Gli elementi, uniti assieme, formano un impasto di argille. Successivamente, questo impasto viene cotto in appositi stampi predefiniti che donano al laterizio la forma e le dimensioni desiderate.
Come si evince dal paragrafo precedente, si possono classificare i laterizi in base ad almeno tre criteri:
Considerando forma e dimensione, potremo distinguere fra:
Prendendo in considerazione la destinazione d’uso dei laterizi, si distinguono invece i laterizi utilizzati per
Un altro tipo di distinzione considera la pasta argillosa con cui sono realizzati i laterizi. Per cui esistono i laterizi a pasta porosa e quelli a pasta compatta.
Ovviamente, le caratteristiche dei materiali dipendono strettamente dalla loro composizione.
Perciò, il laterizio a pasta porosa è permeabile e più soggetto all’usura nel corso del tempo.
Al contrario, il laterizio a pasta compatta è impermeabile e anche più resistente e longevo.
Più in generale, comunque, le caratteristiche principali dei laterizi sono: